Cacciatorpediniere D563 San Marco (1956-1971) 24 X 18 CM
Ricostruzione dell'incrociatore leggero Giulio Germanico della II Guerra Mondiale
al retro:
STATO MAGGIORE DELLA MARINA
Ufficio Documentazione e Propaganda
Cacciatorpedinere D 563 San Marco - in servizio dal 1956 al 1971
Dislocamento: | 5600 tonnellate |
Lunghezza: | 142,20 metri |
Larghezza: | 14,40 metri |
Velocita': | 39 nodi (72 km/h) - la nave piu' veloce della Marina |
Autonomia: | 4060 miglia nautiche a 16 nodi (7500 km a 29,5 km/h) |
Propulsione: | 110000 hp, 4 caldaie Thornycroft - 4 turbine a ingranaggi Parson - 2 assi |
Armamento: |
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* LANCIABAS: (LANcia Bombe Anti Sommerigili), dispositivo per colpire i sommergibili da prua e mantenere comunque il contatto sonar
Questa nave e' la ricostruzione dell' incrociatore leggero della Seconda Guerra Mondiale Giulio Germanico, appartenente alla classe Capitani Romani. Gli incrociatori Capitani Romani terminati durante la Guerra furono solo tre ed impiegati in poche azioni, essendo stati completati a ridosso dell'Armistizio dell' 8 Settembre. Il Giulio Germanico era nei cantieri Navalmeccanica di Castellamare di Stabia, quando dopo l'Armistizio i tedeschi tentarono di catturarlo. Difeso strenuamente dai militari italiani che respinsero i tedeschi, fu comunque affondato nel porto dagli occupanti dopo che questi ultimi con la scusa di una trattativa avevano fucilato il comandante Domenico Baffigo. Nel dopoguerra il Giulio Germanico fu recuperato, ammodernato con radar, sonar e direzione di tiro statunitensi. Gli 8 cannoni originali italiani da 135 mm furono sostituiti con 6 da 127 mm anch'essi statunitensi. Ribattezzato Cacciatorpediniere San Marco entro' in servizio con il gemello D 562 San Giorgio, ricostruzione del Pompeo Magno effettuata dalla Ansaldo di Genova.